Chiesa del Convento di San Francesco

Camerota, Salerno

Descrizione

Cronologia:

  • 1602 - Fondazione del convento e della chiesa di San Francesco d’Assisi;
  • Contribuiscono alla fondazione il feudatario di Camerota, Orazio Marchese e la moglie, donna Lucrezia Capece Bozzuto Carafa;
  • 1715 - La terza cappella: del Crocifisso, eretta, da don Ottavio Pantaleone Marchese, ultimogenito del feudatario Giuseppe;
  • 1808 - Con il decreto di Giuseppe Bonaparte, il convento viene soppresso;
  • Dal 1949 ci sono le suore francescane che conducono una scuola materna, mentre l’altra parte del convento è adibita ad Archivio storico del Comune;
  • 1980 - Restauro ad opera della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali di Salerno;

 

Descrizione architettonica:

La chiesa francescana, architettonicamente povera è a due navate. La facciata è a capanna e presenta la cantoria, e l’alta volta a botte che si innesta sulla navata maggiore. E’ presente nella parrete centrale dell’abside una grande pala d’altare del 1700 con intarsi di Sorrento e una tela che raffigura Santa Maria degli Angeli circondata dagli angeli, fra don Orazio e donna Lucrezia. La coppia marchesale nel costume spagnolesco; San Francesco, Sant’Antonio, Santa Chiara, Santa Rosa da Viterbo, Santa Elisabetta d’Ungheria, San Leonardo eremita e due vescovi. Ed il volto dell’eterno Padre al centro. Da sfondo il paesaggio camerotano.

All’angolo sinistro, in basso dell’ancona, troviamo la scritta ááHip Burghesi hoc opus pint MDCXIXññ: Ippolito Borghese, pittore napoletano, questa opera dipinse,1619.

La prima cappella è dedicata alla Vergine Immacolata, la seconda invece, all’evangelista Marco, dipinto da De Franchinis Salanus nel 1740. Presso l’altare, sotto il pavimento vi è la fossa, senza epitaffio, dei frati cappuccini. La terza cappella, eretta nel 1715, da don Ottavio Pantaleone Marchese, è dedicata al Crocifisso, una scultura lignea seicentesca. In questa cappella c’è la tomba dei Marchese con lapide.

Alla parete sinistra della navata principale troviamo due altari con la statua di San Francesco d’Assisi, e quella di Sant’Antonio da Padova.

 

Notizie storiche:

Il feudatario di Camerota, Orazio Marchese e la moglie, donna Lucrezia Capece Bozzuto Carafa, contribuiscono alla fondazione, nel 1602, del convento e della chiesa di San Francesco d’ Assisi. La prima comunità cappuccina, che, piantata la croce di legno nel sagrato, prende possesso religioso del luogo, è formata dai padri: Sisto da Bollita Nova Siri, frate guardiano, Michele da Vallo della Lucania, Daniele da Spinosa, Francesco da Massa, Ippolito da Licusati. E da tre frati cercatori, i quali chiedono l’elemosina due volte a settimana. La biblioteca ricca di pregevoli volumi, donati, per testamento, da mons. Giacinto Camillo Materdei, vescovo di Policastro Bussentino, dal 1696 al 1705. 

Con il Decreto di Giuseppe Bonaparte del 1808 il convento viene soppresso e dal 1949 giungono le suore francescane, le quali conducono una scuola materna. Mentre un’altra ala del convento è adibita ad Archivio storico del Comune. Il Convento è stato restaurato in seguito al terremoto del 1980. Il consolidamento statico è avvenuto ad opera della Soprintendenza ai Beni Culturali di Salerno. Il polittico è stato restaurato col contributo del Touring Club Italiano.

Note. Lapidi, stemmi, epigrafi:

Nella chiesa vi è la sepoltura familiare, chiusa dal grande scudo marmoreo, con l’epigrafe, che, trasmette alla posterità il nome, i titoli ed i meriti dell’antenato don Orazio, promosso ‘’marchio Camerotae et Casalium’’ da Filippo III, re di Spagna.

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