La tonnara di Porto Infreschi

Camerota, Salerno

Descrizione

Cronologia:

  • 1813 - Presumibile data di edificazione;
  • 1824 -  Il marchese Paolo Marchese, si sentiva minacciato nei suoi interessi e proprietà, per evitare altre costruzioni senza il suo permesso, provvide a far occupare circa un tomolo di terreno;
  • La tonnara è stata attiva fino alla metà del '900;
  • Attualmente è un rudere;

 

Descrizione architettonica:

Oggi è rimasto il rudere con quattro mura portanti. I ruderi della struttura presentano una pianta quadrata.

 

Notizie storiche:

La struttura, detta anche ‘’magazzeno’’ è l’edificio che serviva per la pesca dei tonni e per depositare il materiale che serviva ai pescatori.

La tonnara di Infreschi veniva calata nel tratto di costa ancora oggi intatto, nella zona della bellissima baia di Infreschi, fra Marina di Camerota e Scario. La base operativa della tonnara era la lunga spiaggia di Marina di Camerota dove venivano realizzate le reti, fabbricate sul porto utilizzando in buona parte materiali vegetali che venivano raccolti nelle colline circostanti. Si tratta dell’erba spartea, intrecciata dalle strambaie, fino a formare delle lunghe funi.  La tonnara aveva il pedale a qualche miglio di distanza dalla spiaggia, con pedale sugli scogli nei pressi della baia degli Infreschi. I tonnaroti vivevano per l'intera stagione di pesca negli anfratti delle rocce.

A riguardo della proprietà del marchese Paolo Marchese, Angelo Gentile scrive: áásempre sospettoso nei confronti della popolazione e degli immigrati perché si sentiva minacciato nei suoi interessi e proprietà, per evitare altre costruzioni senza il suo permesso, provvide a far occupare (1824) circa un tomolo di terreno ‘‘ addetto per uso scogliera e che ha servito per pubblico comodo ’’ dal fosso del Pignataro fino alla spiaggia San Domenico secondo l’accusa del sindaco. La questione si risolse male per il marchese. Il marchese, proprietario della Tonnaja, la fittava a Raffaele Giovine di Napoli e al sacerdote Stefano Iannuzzi di Acquavena, la quale si calava da maggio a giugno. Questi si rifiutavano di destinare una parte del pescato agli abitanti della costa, a prezzo accessibile, piuttosto che essere venduti altrove. La tonnaja era di patronato marchesale, ma la popolazione aveva bisogno dei tonni freschi.  Il decurionato delle Università di Camerota e Lentiscosa si rivolsero alla Gran Corte criminale, e questi furono costretti a mandare persone agli Infreschi a comprare il pesce e dove era il Gabellotto per esigere il dazioññ. La tonnara è stata attiva fino alla metà del '900, oggi è un rudere.

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